in questi due casi sono riuscita a bloccare l 'arancio
qui il blu come ricorderete.
Unica problematica è la sparizione della patina dopo aver passato la cera
protettiva (può essere lei la responsabile).
Seconda tecnica i fumi di ammoniaca
Questi orecchini rame e argento ne sono un esempio, il colore si può regolare con
il tempo di esposizione. Qui la protezione è data dalla resina.
Problematiche nessuna.
La prossima foto mostra la patina ottenuta con fumi di ammoniaca e sale che
aggiunge la puntinatura verde-azzurro.
Una volta protetta con lo spray acrilico i puntini verdastri sono spariti.
Insistente come sono ho ripetuto l ' operazione ammoniaca e sale ed ora
presenta delle bellissime macchie blu.
Dato che non amo lavorare con gli acidi, non ho mai provato il classico
"fegato di zolfo" ma ho cercato un ' alternativa con l ' aceto e sale : ecco
la quarta tecnica.
Ho fatto due esperimenti e sono venuti diversi tra loro
Nel secondo pezzo, la luna, ho messo più sale e l ' ossido prodotto è stato
più abbondante, ma anche più spesso e polveroso tanto che, nel finire la
lavorazione, diversi pezzi si sono staccati. Qui la protezione è data dallo
spray acrilico ed i colori non si sono alterati.
Conclusione: la chimica è un argomento molto vasto, conoscere e controllare
le reazioni non è possibile per una incompetente come me (pensate che da
giovanissima volevo studiare chimica! Che beffa!). Seguendo la mia curiosità
continuerò a sperimentare, provare e riprovare.... come sempre!
Qual 'è la vostra esperienza in proposito? Se la vorrete condividere impareremo
tutte qualcosa di nuovo!
|
Ma che belli!!! Mi piacciono soprattutto gli ultimi due, sono fantastici.
RispondiEliminaIo sto facendo degli esperimenti con l'acido per fare le incisioni ed ancora non ho ben capito i tempi esatti per non assottigliare troppo la lamina... Farò un post con la produzione chimicosa tra qualche giorno^^ così mi dici cosa ne pensi! Un bacione <3
RispondiEliminae che meraviglie, mi piaciono tantissimo
RispondiEliminaImma
innanzitutto i complimenti
RispondiEliminasono bellissimi
poi ti dirò
io ho fatto qualche esperimento sia col fornello della cucina che con i fumi di ammoniaca e sale
ho provato l'uovo sodo
ma sempre e solo sul filo di rame, mai su superfici ampie
come forse saprai, io riciclo, quindi il mio rame viene da un cavo di antenna rosicchiata
ma appena mi capita un bel pezzo... ci provo sicuramente!
Adelia
ciao Aldina!!! Mi è scappato questo tuo post...lo sai che commento sempre perchè quello che fai e come lo fai e come lo esponi mi piace molto...
RispondiEliminaE' difficile mantenere la patina e non ho ancora trovato una regola precisa, a volte resta indelebile, altre se ne va come neve al sole. Ma il bello del rame è anche questo no? sperimentare all'infinito senza stancarsi mai. Direi che le tue patine sono tutte belle, ho notato che la cera altera il colore e lo scurisce, facendolo diventare un bel blu. L'acrilico lucido lo mantiene decisamente più brillante. Mi piace molto quella con aceto e sale...pensa che non l'ho mai provata...non si finisce mai di imparare